Le fonti rinnovabili e i consumi domestici

Le fonti rinnovabili e i consumi domestici

Fonti rinnovabili. Il risparmio non è un concetto semplice, è un sistema. Allarghiamo la nostra visuale dall’elettricità al sistema energetico nel suo insieme. Argomento complicato? Proviamo ad analizzarlo insieme agli esperti di Zeta Impianti.

fonti rinnovabili e consumi domestici

Le fonti rinnovabili: un nuovo scenario

Dopo il nostro articolo sulla nuova classificazione energetica, continuano i consigli di Zeta Impianti su un utilizzo più consapevole delle risorse naturali. Siamo convinti che una buona e aggiornata informazione sia alla base di un “comportamento energetico” maggiormente responsabile e sostenibile per l’ambiente.

Allora, facciamo luce sui nuovi scenari che riguardano le fonti rinnovabili e i consumi domestici!

Partiamo da una notizia allarmante: lo sapevi che esattamente il 15 maggio, la nostra penisola ha raggiunto il proprio Overshoot Day: ha esaurito le ultime risorse naturali disponibili per il 2022. Cosa significa? Scoprilo leggendo il nostro articolo.

Proprio così. Lo scorso 15 maggio l’Italia ha esaurito le risorse naturali disponibili. Quali saranno le conseguenze di questo fenomeno? Cerchiamo di comprenderlo insieme. Il nostro paese oggi si trova nella temuta situazione di non poter più disporre delle risorse naturali che il nostro pianeta avrebbe potuto offrire per un anno intero. Siamo dunque in debito con la Terra… ☹

Quali gli scenari futuri? Da questo momento, considerata la situazione, il 60% dei consumi domestici dovrà essere coperto da fonti energetiche rinnovabili.

A questo riguardo esiste un’importante direttiva dell’Unione Europea 2018/2001 del Parlamento Europeo e il decreto legislativo n.199/2021 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Ma già in precedenza si stava andando verso una politica energetica sovranazionale e comunitaria. Dunque, da qualche tempo, l’orientamento principale era già quello di indicare tra i principali e prossimi obiettivi la promozione delle forme di energia da fonti rinnovabili per incrementarne l’aumento potenziale di utilizzo, entro il 2030, fino al 32%.

Le fonti rinnovabili. Obbligo di approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili

Il decreto legislativo n.199/2021 ha inserito tale direttiva ampliando ulteriormente gli obblighi per gli edifici di nuova costruzione, oltre che per quelli in via di ristrutturazione rilevante, in particolare per quelli il cui titolo edilizio sia stato richiesto dalla data del 13 giugno 2022. Nel caso in cui tali obblighi non vengano adempiuti il Comune negherà la concessione del titolo edilizio.

Ma entriamo nello specifico. Quali sono le condizioni per cui le misure obbligatorie prevedono l’uso di fonti di energia rinnovabile?

  • Per la copertura dei consumi di calore.
  • Per la copertura dei consumi di elettricità.
  • Per la copertura dei consumi di raffrescamento.

Dunque, le percentuali saranno così distribuite:

  • in misura non inferiore al 60% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria.
  • in misura non inferiore al 60% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva.

Cosa significa in pratica questo? Significa anche che gli impianti dovranno essere obbligatoriamente installati al di sopra, all’interno o nelle pertinenze relative dell’edificio nuovo o in ristrutturazione. Inoltre gli impianti dovranno esser dotati di una potenza elettrica minima secondo il rapporto tra un coefficiente variabile per gli edifici esistenti e per quelli di nuova costruzione, e la proiezione al suolo della sagoma dell’edificio, escluse le pertinenze.

Importante sapere che comunque tali obblighi subiranno una revisione ogni 5 anni.

Le fonti rinnovabili e gli obblighi…ma a carico di chi?

Per quanto riguarda gli edifici privati l’imposizione degli obblighi già menzionati è prevista a patto che si tratti di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti ai sensi del d.lgs. n. 28/2011 ed il cui titolo edilizio sia stato richiesto a partire dal 13 giugno 2022.

Tra le “ristrutturazioni rilevanti” si intendono anche:

  • edifici esistenti aventi una superficie utile superiore a 1000 mq, soggetti a ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro.
  • edifici esistenti soggetti a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria.

Per quel che, invece, riguarda gli edifici pubblici, cui andranno ad essere applicati gli stessi obblighi, questi saranno così ripartiti: quote percentuali maggiori o pari al 65% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria e, al contempo non inferiore al 65% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva.

Inoltre si registra un aumento pari al 10% dei coefficienti della potenza elettrica minima.

Esistono degli esoneri e, se sì, chi può beneficiarne?

La bella notizia è che, sì, esistono delle esenzioni. Saranno esonerati da tali obblighi gli edifici allacciati ad una rete di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente che prevedano in alternativa tra essi, almeno:

  • il 50 per cento di energia derivante da fonti rinnovabili
  • il 50 per cento di calore di scarto
  • il 75 per cento di calore cogenerato
  • il 50 per cento di una combinazione delle precedenti

Zeta Impianti è da sempre molto attenta ad un utilizzo sostenibile dell’energia. Per questo è in grado di guidarti con serietà e competenza anche lungo questa scelta di consapevolezza.

Non esitare a contattarci, i nostri esperti saranno pronti ad aiutarti a comprendere meglio le nuove normative! 😉

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