Il salvavita

Il salvavita

Il Salvavita: un importante dispositivo per la sicurezza dei tuoi ambienti domestici e di lavoro. La guida dell’elettricista per conoscere meglio le funzioni e i sintomi di malfunzionamento di questo importantissimo dispositivo.

Il Salvavita. La nuova rubrica di Zeta Impianti: “I consigli dell’elettricista”

Zeta Impianti inizia il nuovo anno con tante novità. Una su tutte è la nuova rubrica “I consigli dell’elettricista”: pillole di saggezza dei nostri professionisti di settore! 😉 Consigli, aggiornamenti, focus che ti aiuteranno ad orientarti meglio nel complesso campo dell’elettricità.

Elettricità, energia, un sistema meraviglioso che muove il mondo, ma anche un campo complesso che per i profani può divenire fonte di rischi e di pericoli. Per questo sconsigliamo sempre il “fai da te”. Tuttavia siamo convinti che la conoscenza base di ciò che concerne l’ampio universo dell’elettricità sia fondamentale per tutti, anche per chi non si occupa di energia in modo professionale.

Il Salvavita: il suo significato nel nome

La manutenzione è sempre un processo molto importante. Nel campo dell’elettricità, in particolare, inutile dire quanto sia fondamentale. Se poi parliamo di Salvavita, be’ è il nome stesso conferito al dispositivo che ti aiuta a comprendere quanto sia importante verificare il suo perfetto funzionamento.

Salvavita significa inequivocabilmente “che salva la vita”, che impedisce i rischi di incidente o, senza timore di esagerare, di morte. Per questo è fondamentale che tutti conoscano le basi del suo funzionamento per individuare prontamente i segnali di un’anomalia o di un malfunzionamento. E’ così che si potrà chiamare l’esperto elettricista e segnalare i “sintomi” individuati.

In questi ambiti il tempismo è molto importante, così come saper individuare segnali che andranno poi descritti a chi di dovere.

Un salto nel passato: un po’ di storia

Lo sai quando nasce il Salvavita? Specifichiamo prima di tutto che “Salvavita” non è proprio il nome tecnico del dispositivo in questione. Seguiamone brevemente la storia.

Negli anni ’60 la BTicino (la celebre azienda metalmeccanica nata negli anni ’30), inventò questo nome commerciale, certamente emotivamente impattante, per indicare il dispositivo di protezione. Prodotto prima di tutto proprio da loro, in seguito venne commercializzato anche da tutte le altre aziende di materiale elettrico.

In realtà la denominazione tecnica è quella di “Interruttore differenziale”. Questo dispositivo che ormai tutti abbiamo in casa (si spera), è quasi sempre inserito in un unico corpo con altre due protezioni molto importanti. Nel suo insieme assume, quindi, il nome di “Interruttore Magneto-Termico Differenziale”.

Il Salvavita: per la tua sicurezza

Come abbiamo accennato, comunque, mai nome fu più appropriato di questo: “Salvavita” una scelta non certo campata in aria. In effetti, la presenza (obbligatoria per legge) di un differenziale nel quadro elettrico di ogni casa, è la più efficace garanzia che un guasto a un qualsiasi dispositivo, non ci esponga a pericoli gravi e potenzialmente mortali.

Il Salvavita è collocato per primo nel quadro elettrico generale di casa , rispetto agli interruttori che dividono l’impianto nelle varie componenti, e subito dopo il contatore dell’energia.

Presiede, dunque, alla sicurezza di tutti i circuiti, dalla luce alle prese. Quando interviene, provvede a interrompere la corrente. Non è vietato aggiungerne altri nei rami a valle. Solo un bravo elettricista professionista, però, è in grado di stabilire la corretta scelta di una serie di interruttori in cascata. Questo perché, in caso di guasto, intervenga sempre quello giusto e per evitare che un problema in un circuito metta al buio tutta l’abitazione.

Fondamentale, in quest’ottica, è anche la “Messa a Terra” che, insieme al “Differenziale”, ha il compito di trasportare perché diventi innocua, qualsiasi dispersione di corrente elettrica.

Ma come funziona il Salvavita?

Ce lo dice il suo nome: individua un’eventuale differenza di intensità di corrente tra i due fili che costituiscono il circuito elettrico.

Proviamo a spiegarlo con un esempio. Una perdita d’acqua in una lavatrice, potrebbe causare un “contatto” interno alla macchina con l’involucro metallico esterno. Se, il nostro elettrodomestico è collegato a terra, una parte della corrente di alimentazione si disperderà percorrendo il collegamento di terra. L’interruttore differenziale si accorgerà di questa dispersione e provvederà a isolare l’apparecchio guasto proprio nel momento in cui è avvenuta l’anomalia.

In caso contrario, e oggi è considerato un caso fuori dalle norme di sicurezza, le conseguenze potrebbero essere molto pericolose per chi venga a contatto con la lavatrice, toccandola.

Pianificare la manutenzione

La manutenzione Salvavita è un’attività che va pianificata con molta attenzione. E’ necessario progettarla con l’obiettivo di azzerare l’evenienza di un guasto incidentale e spesso non prevedibile. Sì, perché purtroppo accade che lo strumento che dovrebbe tutelare la sicurezza, smetta di funzionare, con conseguenze che possono essere molto pericolose.

Per questo, Zeta Impianti controlla attentamente ogni componimento del dispositivo e ascolta con molta attenzione ciò che i clienti riportano circa il funzionamento del Salvavita. L’elettricista che esegue l’installazione, sarà molto attento ai più alti standard del settore, e a disposizione per eventuali feedback del cliente.

Le norme prevedono che il Salvavita venga sottoposto a controlli mensili, per essere certi che la nostra casa sia veramente protetta. Potrai provvedere tu stesso a questo controllo di routine, secondo le indicazioni che ti ha fornito il tuo elettricista al momento dell’installazione.

In caso di malfunzionamento e di guasto, il personale di cui ci avvaliamo prevede un servizio rapido ed efficiente di riparazione del salvavita. Perché la sicurezza non può attendere.😉

Share this post?